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  • Immagine del redattoreUna vita di stelle library

Ostinati e contrari, Sergio Alessandro Sa

In Treviglio (Bg)/Milano, 31 maggio 2022



“Ostinati e contrari”: questo il titolo di un libro che ho visto assai di recente in libreria, a cura di Nando dalla Chiesa.


“Ostinati e contrari: la sfida alla mafia nelle parole di due grandi protagonisti”: ma quanti sono stati i personaggi “ostinati e contrari” che hanno deciso, consapevolmente, di portare il proprio impegno oltre ogni limite, a costo della vita e ben sapendo quale sarebbe stato il rischio?


Molti. Moltissimi. Un fiume di sangue offerto sull’altre del senso del dovere, dell’amor di Patria, della convinzione che l’esempio abbia, sempre, una valenza etica e che, contro ogni mafia, ci si possa ergere a testa alta.


Storie, volti, vite e sacrifici che spesso scivolano via dopo il momento del dolore, che a volte è troppo faticoso ricordare, che potremmo rischiare di dimenticare e che, spesso, anzi, nemmeno conosciamo per la lontananza nel tempo, nella memoria ingolfata da altro, nello spazio. Si potrebbe essere portati a pensare – erroneamente - che Milano non sia la Sicilia…


Chi erano? Che storia hanno avuto?


Ci ha pensato l’inesauribile Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, con lo slancio ed il sostegno di una Madre di una Vittima, Saveria Antiochia, il cui figlio, Roberto Antiochia, agente di polizia, tentò invano di fare da scudo al collega ed amico Ninni Cassarà, Vice-Questore a Palermo. Antiochia aveva deciso di assistere volontariamente l’amico, in attesa si perfezionasse il proprio trasferimento a Roma, posto considerato più sicuro dopo l’omicidio di Beppe Montana.


Era il 1985: Roberto e Ninni vennero falciati da raffiche di kalashnikov.


“Ostinati e contrari”: non dimentichiamone nessuno, andiamo a leggere le loro storie, clicchiamo sulle lettere iniziali di ciascun cognome e vediamo quanti sono coloro i quali dobbiamo ringraziare ogni giorno, e non solo il 21 marzo, giornata nella quale si leggono, ovunque, i nomi delle vittime innocenti di mafia.


Sono 993 quelli che il sito ricorda, consultato alla data del 28 maggio 2022.


993.


https://vivi.libera.it/it-ricerca_nomi



Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno. (Paolo Borsellino)




Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere. (Giovanni Falcone)


Sergio Alessandro SARICA

Via Roma, 26

24047 – Treviglio (Bg)

Telefono mobile: +39 335 81 29 217

Mail: sergio.alessandro.sarica@gmail.com

Analista / Osservatore economico – politico


Autore di “Figli di una democrazia minore”, Bologna, Una vita di stelle library, 2021.


Co-Autore de “Rapporto Cina: il successo del socialismo di mercato e il futuro di Hong Kong.

Maria Weber; collaborazione di Sergio Alessandro Sarica; contributi di Francesca Agnello, Marco Fiorese e Giorgio Starace, Torino, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 1995.




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