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Mindfulness di Donatella Bibi


Della Mindfulness ed altre alchimie

L’approccio alla mindfulness per quello che mi riguarda, è stato per caso, semmai il caso esista. Una rivista abbandonata su una panchina, la curiosità, la lettura, ed infine la scoperta. Un viaggio al centro di un Universo misterioso, a volte talmente semplice da sembrare difficile, come tante cose in questo mondo.

Alcuni cenni storici possono essere utili riferiti al Padre di questa disciplina Jon Kabat-Zinn che creò un programma di un periodo di otto settimane per la riduzione dello stress nel 1979 (Mindfulness-Based Stress Reduction – MBSR), iniziando ad utilizzarlo all’Università del Masachusetts con particolari tipi di pazienti, affetti da condizioni patologiche durevoli nel tempo. Tale esperienza professionale fu descritta in un primo articolo pubblicato sul General Hospital Psychiatry. Si evinsero benefici importanti nella pratica meditativa insieme ad una parte di tipo educativo-psicologico, ma, per qualche ragione, solo agli albori degli anni ’90 fu pubblicato il primo testo, con una descrizione dettagliata, una base e lo sviluppo di un programma ben definito afferente alla pratica vera e propria. Più precisamente, come cita lo stesso Kabat-Zinn: “La pratica di consapevolezza è l’impegno di una vita” (Kabat-Zinn 2011).

Mi sono rivolta alla Mindfulness dopo il lutto per la scomparsa di mia madre, e, prima ancora, durante la sua malattia. Da tanto dolore è nato il mio primo romanzo “La Madre Perduta”, edito da Una Vita di Stelle. Nel frattempo ho conseguito un diploma presso l’Istituto Europeo di Psicologia Positiva (IEPP) come Favoritrice della Mindfulness, dopo un articolato percorso di studio. Certamente, oggigiorno, soprattutto dal periodo (si spera) post-covid che stiamo vivendo, una forma di Mindfulness non può che facilitare un approccio alla vita, che, se vogliamo, può essere inteso come profondamente diverso dal vissuto precedente a questa esperienza. Il rischio è di una specie di eccessivo, seppur assolutamente necessario, entusiasmo per la ritrovata libertà. Anche questo però ci può stressare, il volersi sentire liberi a tutti i costi può essere un modo perfetto per trovare nuovi e non sempre fruttuosi vincoli comportamentali, e lo stress aumenta. Consiglio quindi la Mindfulness come approccio di vita, graduale, ma costante. Di seguito un piccolo primo esercizio, e nel contempo, buona vita e buona ripresa a tutti!

L’attenzione

Se immaginiamo che l’attenzione sia un contenitore, capiamo a quale e quanta quantità di stimoli siamo sottoposti dalla mattina alla sera. Iniziamo a meditare o riposare, riducendo la quantità di stimoli, la mente si “svuota”, probabilmente non sarà così all’inizio, con un rebound di suoni, rumori, parole ed il proliferare della mente. Come meditare? In un posto silenzioso ci si può sedere, se volete accovacciati o su una sedia, liberamente la mente e respirate profondamente, in modo ritmico. Le braccia sono appoggiate sulle gambe, in entrambe le posizioni. Chiediamo molto alle nostre braccia, lasciamole riposare. E’ solo un primo passo, ma è da un primo passo che iniziano i grandi viaggi…


Nella meditazione la prima cosa di cui ci rendiamo conto è che non serve cercare; infatti ciò che si cerca è predeterminato da ciò che si desidera…

(J. Krishnamurti)


Donatella Bibi

Traduttrice e Scrittrice

Favoritrice Mindfulness

Operatrice del benessere olistico


Pubblicata tra le varie da Dantebus “I Poeti di Via Margutta” e

da Francesca Terrazzino, editore “Una Vita di Stelle” con il suo

primo tenero e avvincente romanzo “La Madre Perduta”.

Supervisore linguistico del sito www.italiatraduzioni.com

Profilo disponibile dal sito :

https://Donatellabibi.dantebus.com

App da Android https://play.google.com/store/apps/details?id=com.dantebus.apps.app75879


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